Affitto con riscatto: come funziona l’alternativa al mutuo

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L’affitto con riscatto consiste nella possibilità di accordarsi tra il proprietario di casa e locatore e il locatario, affinché dopo alcuni anni di locazione di un immobile si concluda la vendita dell’appartamento considerando le quote d’affitto versate come parte del prezzo di vendita.

Affitto con riscatto come funziona

L’affitto con riscatto è una formula di acquisto degli immobili regolamentata dal decreto Sblocca Italia DL. 133/2014. Nella scrittura del contratto di affitto si aggiunge una clausola di opzione d’acquisto da parte dell’inquilino alla fine del contratto di locazione. Il prezzo di vendita dell’immobile viene stabilito dalle parti al momento della stesura del contratto e le quote d’affitto pagate negli anni verranno decurtate da esso. In questo caso la quota d’affitto è generalmente più alta di un 20%-30% rispetto ad un normale affitto, in quanto si va ad aggiungere una quota del riscatto finale.

Tipologie di affitto a riscatto

I contratti di affitto a riscatto può articolarsi in diverse formule:

  • Con diritto all’acquisto: il venditore è vincolato alla vendita dell’immobile, l’inquilino può decidere alla scadenza del contratto se acquistare o meno l’appartamento.
  • Con patto di futura vendita: l’affittuario è vincolato all’acquisto. Se decidesse di non comprare le quote versate come anticipo rimangono al proprietario come indennizzo.
  • Con riserva di proprietà: l’affittuario diventa proprietario della casa quando paga l’ultimo canone d’affitto.

Inoltre di 133/2014 sopra citato regolamenta la pratica dell’affitto con riscatto:

  • La durata del contratto di affitto con riscatto non può superare i 10 anni;
  • il contratto deve essere trascritto presso i registri immobiliari per avere valore legale;
  • il proprietario può chiedere la risoluzione del contratto dopo un numero anche non consecutivo di quote non pagate decise dalle parti al momento della stipula.

Quando conviene l’affitto a riscatto

Comprare case e appartamenti con la formula dell’acquisto con riscatto comporta vantaggi e svantaggi sia per il compratore che per l’acquirente: al momento della stipula sarà necessario valutarli bene per capire se conviene.

L’acquirente avrà da subito disponibilità dell’immobile ma non necessita di liquidità immediata per acquistare, per tutto il tempo del contratto non pagherà tasse di proprietà come Tasi e IMU ma pagherà un affitto più altro, e il costo di acquisto sarà bloccato, che può essere un vantaggio ma anche uno svantaggio in caso di svalutazione dell’immobile.

Il proprietario invece può usare questa strategia per vendere immobili poco appetibili, continuerà a pagare le tasse di proprietà come seconda casa (visto che non ci può stabilire la residenza essendo affittata ad altri) e in caso di rivalutazione del mercato non potrà venderla al migliore prezzo, in quanto già concordato in fase di contratto.

Simile all’affitto con riscatto, nel 2014 è stata introdotta nel nostro odinamento giuridico la formula Rent to Buy.

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