Siete alle prese con la nomina dell’amministratore di condominio? Non avete idea di come si faccia e a cosa dovete fare più attenzione? Niente paura, vi aiutiamo noi!
L’A.N.AMM.I. – Associazione Nazional-europea AMMinistratori d’Immobili, associazione di categoria piuttosto attiva nel settore, ha diffuso una breve guida in sette mosse che può aiutare voi condòmini a individuare il professionista migliore.
Prima di partire con la guida vi ricordiamo però che secondo quanto previsto dall’art. 1129 del nostro Codice Civile, la nomina di un amministratore di condominio è obbligatoria quando lo stesso condominio è formato da almeno nove condomini. Infatti, non è obbligatorio nominare un amministratore di condominio quando lo stesso condominio è composto da meno di otto condomini.
Ed ora ecco la guida per aiutarvi nella scelta di un professionista competente e attento!
- I requisiti professionali sono fondamentali. Per legge gli amministratori di condominio devono avere il diploma di scuola secondaria di secondo grado (scuole superiori), un attestato che dimostri l’avvenuta frequenza di un corso di base per l’abilitazione, le certificazioni dei corsi di aggiornamento professionali che sono obbligati a seguire. Ovviamente non bisogna avere nessuna condanna penale alle spalle.
- Amministratori certificati. Ricollegandoci al punto 1, secondo quanto stabilito dalla legge n.4 del 2013, le associazioni sono autorizzate a rilasciare una certificazione che attesti il possesso dei requisiti professionali necessari da parte dell’amministratore. L’associazione è legalmente responsabile di questa certificazione che deve essere inviata dall’interessato ai condòmini assieme all’atto della nomina.
- Un team di specialisti. La professione dell’amministratore di condominio diventa ogni giorno più complicata, per questo motivo non solo è fondamentale avere la giusta preparazione e le giuste certificazioni, ma bisogna che si faccia affiancare da un team professionisti preparati, in modo da dare assistenza opportuna, veloce e qualificata al condominio per le molte necessità che possono insorgere.
- Un manager a servizio dell’assemblea. Anche questo punto è strettamente legato al precedente, perché come detto oltre la preparazione tecnica e all’avvalersi di un team di esperti, un buon amministratore deve avere anche ottime doti gestionali.
- Condominio 2.0. Un buon amministratore di condominio deve sapere e voler utilizzare i mezzi di comunicazione digitale e le nuove tecnologie. Diffidate da chi non è al passo con i tempi e con la legge, dato che per me molte attività gestionali c’è l’obbligo di pubblicazione tramite sistemi informatici.
- L’importanza di essere associati. Se l’amministratore fa parte di un’associazione di categoria questo vi permetterà maggiore tranquillità, in quanto come detto in precedenza l’associazione verifica il costante mantenimento di requisiti del professionista.
- Targa e rintracciabilità. Oramai è obbligatorio per legge che, subito dopo la nomina, l’amministratore di condominio apponga all’esterno dello stabile una targa con il suo nome e cognome e i recapiti a cui può essere sempre rintracciato, sia dagli inquilini del condominio che dagli esterni che dovessero avere necessità di mettersi in contatto con lui.
Vi abbiamo dato un po’ di elementi utili per guidarvi nella scelta di un buon amministratore?
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