La nuova normativa sulla certificazione energetica degli edifici già da qualche anno in vigore, costituisce per il mercato immobiliare e per il panorama edilizio italiano una vera e propria rivoluzione culturale. Per la prima volta, infatti, viene introdotta nella valutazione degli immobili una variabile diversa da tutte quelle che eravamo abituati a considerare (zona, orientamento, stato di conservazione, qualità dell’edificio, ecc.). La casa viene considerata in questa prospettiva come una macchina che consuma energia e produce servizi, che nel loro insieme costituiscono la qualità dell’abitare, elemento fondamentale della qualità della vita.
Cos’è l’APE e quando è obbligatorio
L’Attestato di Prestazione Energetica (APE) è un documento che contiene le caratteristiche energetiche di un edificio, un’abitazione o un appartamento. Il certificato APE deve essere redatto dai proprietari di un immobile e ne definisce le prestazioni energetiche.
L’APE è obbligatorio per legge sia in caso di nuove costruzioni che per interventi di ristrutturazione riguardanti oltre il 25% della superficie dell’immobile. Le classi energetiche con la nuova APE sono 10 e partono dal livello più alto, ossia l’A4 (considerato come quello con maggiore efficienza) e finiscono con il livello più basso, denotato con la lettera G.
L’attestato di prestazione energetica è obbligatorio in caso di:
- Acquisto di un immobile;
- Locazione di un immobile: interi edifici (da allegare al contratto) o singole unità immobiliari (da redigere e non allegare obbligatoriamente al contratto);
- Donazione di un immobile;
- Nuove costruzioni;
- Interventi di ristrutturazione importanti, ovvero riguardanti oltre il 25% della superficie immobiliare;
- Demolizione e ricostruzione;
- Edifici utilizzati da pubbliche amministrazioni e aperti al pubblico la cui superficie è superiore ai 250 mq;
- In caso di stipula di un nuovo contratto relativo ad impianti termici o di climatizzazione di un edificio pubblico.
Come ottenere la certificazione energetica
La buona notizia è che il consumo energetico di una casa può essere notevolmente abbattuto anche attraverso interventi non particolarmente complessi né costosi. Per esempio, la semplice sostituzione degli infissi può portare ad un contenimento dei consumi energetici del 10% e l’applicazione di un sistema a “cappotto” sulla facciata permette ulteriori risparmi intorno al 10-12%, migliorando la classe energetica e rivalutando l’immobile molto di più dei costi sostenuti per questi semplici interventi, 90 Euro/mq per cappotto e serramenti.
Per ottenere l’Attestato di Prestazione Energetica, sarà necessario un sopralluogo della vostra casa da parte del certificatore, il quale dovrà valutare i seguenti elementi:
- Qualità degli infissi
- Salubrità degli ambienti interni
- Efficienza energetica legata ai consumi e agli impianti di riscaldamento e produzione di acqua calda
- Eventuali impianti autonomi di produzione di energia
Una volta effettuata la valutazione, vi verrà rilasciata la Targa Energetica, tramite la quale avrete tutte le informazioni energetiche del vostro appartamento.
L’elemento principale da considerare all’interno di questa targa, è la fascia di consumo in cui si trova il vostro immobile, ovvero la classe energetica: se il vostro appartamento rientra nelle classi A+, A o B, ciò significa che è a zero o bassissimo impatto ambientale e si presume che siano stati fatti importanti investimenti tecnologici ed economici. Se invece la vostra casa appartiene alla classe C, è da considerare ancora in linea con tutte le norme in vigore; mentre, qualora la vostra targa riportasse una classe dalla D alla G, è bene che consideriate la possibilità di effettuare investimenti di riqualificazione energetica, in quanto il vostro immobile è ad altissimo consumo energetico.
Quanto costa l’attestato
Il costo dell’attestato di certificazione energetica e di circa 150 euro: varia in base alla città e alla regione in cui si trova l’immobile.
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