Il mercato immobiliare italiano è in costante evoluzione, influenzato da una serie di fattori economici. Una delle componenti cruciali di questo settore è l’andamento dei mutui, che permette alle famiglie italiane di acquistare una casa.
Un recente studio condotto dall’Osservatorio SalvaLaTuaCasa promosso dalla società benefit Save Your Home e realizzato con Nomisma ha rilevato un significativo calo del 40% delle erogazioni di mutui nei primi nove mesi del 2023.
Perché i mutui sono in calo
Ci sono diversi fattori che hanno contribuito a questa tendenza:
1. Politica monetaria restrittiva della Banca Centrale Europea, che fa da freno all’economia e spinge il sistema bancario verso una maggiore prudenza e politiche di erogazione più selettive;
2. Reddito disponibile limitato: un altro aspetto da considerare è il reddito disponibile delle famiglie italiane. La ricerca stima che il 79% degli italiani ha un reddito lordo inferiore a 30.000 euro annui, con il 31% dei contribuenti che guadagna meno di 10.000 euro all’anno. Questo implica che molte famiglie hanno un budget limitato per affrontare le spese ordinarie e gli imprevisti. L’incremento dei tassi di interesse mette ulteriore pressione sulle finanze familiari.
3. Rate del mutuo a tasso variabile: oltre il 36% delle famiglie italiane con un mutuo in corso ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile. Questo tipo di mutuo rende le rate mensili suscettibili alle fluttuazioni dei tassi di interesse. L’incremento dei tassi ha reso molte di queste rate insostenibili per le famiglie.
4. L’aumento del costo del denaro, potrebbe infine interrompere la progressiva riduzione del tasso di deterioramento dei mutui in carico alle famiglie verificatesi nell’ultimo decennio. In mancanza di misure efficaci, il forte rialzo dei tassi potrebbe causare un marcato peggioramento della rischiosità del credito con impatti negativi sia sulle famiglie che su istituti di credito.
Il crollo del 40% nelle erogazioni dei mutui rappresenta una sfida significativa per il mercato immobiliare italiano. Le famiglie italiane si trovano ad affrontare l’accesso limitato al finanziamento per l’acquisto di una casa, e molte stanno lottando con rate di mutuo a tasso variabile insostenibili. Per far fronte a questa emergenza mutui, potrebbero essere necessarie misure efficaci da parte delle istituzioni finanziarie e della politica.
