Sono stati presentati i risultati dello studio Rapporto sul BenVivere delle province e dei comuni italiani 2022: Generatività e circolarità, la svolta ibrida degli indicatori ideato e commissionato dal quotidiano Avvenire, arrivato alla quarta edizione. Lo studio sintetizza nella parola BenVivere il campionamento di un’ampia quantità di indicatori (77) afferenti a 10 aree (Accoglienza, Ambiente turismo cultura, Capitale umano, Demografia e famiglia, Economia e inclusione, Impegno civile, Lavoro, Legalità e sicurezza, Salute e Servizi alla persona) mirato alla ricerca di luoghi ideali per trascorrere la propria vita, qualcosa in qualche modo simile ad una indagine sulla qualità della vita nelle province italiane.
Il rapporto è stato presentato venerdì 16 settembre, presso il Festival Nazionale dell’Economia Civile di Firenze, durante l’incontro “Il Ben vivere in Italia, la 4a edizione della ricerca”.
L’Italia del Nord e quella del Sud
Come in altri studi simili, l’Italia si presenta spaccata in due realtà: tutte le prime posizioni sono geograficamente distribuite dalle marche in su, mentre il Mezzogiorno si posiziona nella seconda metà della classifica. Ai primi quattro posti troviamo Bolzano, Siena, Firenze e Ancona, tutte in crescita rispetto all’anno scorso, con l’eccezione di Bolzano, che si conferma capolista.
La prima provincia del sud che si incontra, alla posizione 63, è Bari, alla 99 troviamo Palermo, Taranto alla 101, Caserta alla 102, e chiude la Calabria con tre province, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria.
Il peso della pandemia
Lo studio fa notare come in un anno fortemente condizionato dalla pandemia, questa abbiamo inciso, nel bene o nel male, sugli indicatori: i reati sono in generale calati, i mezzi pubblici sono stati meno affollati, le strutture sanitarie più sotto pressione.
Dati generali in trend positivo
Inoltre la lettura dettagliata dei dati e il confronto tra 2021 e 2022 evidenzia un generale trend di miglioramento a livello generale, con un “lento processo di convergenza dei punteggi verso l’alto” con la seconda metà della classifica meno distante dalla prima, gli ultimi più vicini ai penultimi, e i secondi più vicini ai primi. Un leggero schiacciamento verso l’alto che testimonia un miglioramento di qualità della vita sul tutto il territorio.
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