Bonus luce e gas 2022: cosa cambia dopo l’ultima manovra di governo

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Ottime novità in arrivo per risparmiare sul consumo di luce e gas. Il Governo ha varato nuove misure per i Bonus luce e gas 2022, che hanno ampliato la platea dei beneficiari e potenziato lo sconto: vediamo insieme cosa cambia per chi ha diritto all’agevolazione.

Nel dettaglio con i decreti “Energia” e “Ucraina 2” l‘Esecutivo ha riproposto il potenziamento degli assegni per alleggerire l’impatto degli aumenti di prezzi di elettricità e gas e ha innalzato la soglia Isee per l’accesso da 8.265 a 12mila euro. Resta, invece, immutata quella di 20mila euro per le famiglie con almeno 4 figli a carico. 

L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) ha pubblicato proprio in questi ultimi giorni la delibera con l’aggiornamento degli importi sia per chi usufruisce dello sconto nella bolletta della luce sia per chi beneficia dell’agevolazione per risparmiare sulla bolletta del gas. Sia i vecchi beneficiari che i nuovi utenti individuati attraverso l’innalzamento dell’Isee troveranno il bonus direttamente accreditato in bolletta, basta soltanto aver già effettuato la richiesta dell’Isee. È, invece, necessario compilare il modulo di richiesta per le riduzioni da disagio fisico (utilizzo di apparecchiature elettromedicali salvavita).

Gli importi per lo sconto nella bolletta della luce

Per la luce gli importi saranno i seguenti: il bonus ordinario ammonta a 128 euro per nuclei familiari composti da 1-2 componenti ai quali si aggiunge il bonus straordinario per il 2° trimestre dell’anno di 109,20 euro; per le famiglie con 3-4 componenti, bonus ordinario da 151 euro più compensazione da 132,86 euro; infine, per le famiglie con più di 4 componenti, l’assegno ordinario sarà di 177 euro, mentre il contributo addizionale ammonta a 155,61 euro.

Le compensazioni per il bonus gas

La compensazione per il bonus gas ha un valore diverso a seconda della categoria d’uso associata alla fornitura di gas, della zona climatica di appartenenza del punto di fornitura e del numero di componenti della famiglia anagrafica (persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi la medesima residenza). Per le famiglie fino a 4 componenti, la compensazione integrativa sarà di 20,93 euro per acqua calda sanitaria e/o uso cottura per tutte le zone climatiche (dalla A alla F). Per acqua calda sanitaria e/o uso cottura+ riscaldamento, varierà invece in questo modo: 2, 73 euro (zona climatica A/B), 7,28 euro (C), 17,29 euro (D), 16,38 euro (E) e 56,42 euro (F). Per le famiglie oltre 4 componenti, l’ammontare della maggiorazione sarà poi di 37,31 euro per acqua calda sanitaria e/o uso cottura per tutte le zone climatiche. Per usi collegati, invece, ad acqua calda sanitaria e/o cottura + riscaldamento, gli assegni trimestrali in più saranno ripartiti così: 13,65 euro (A/B), 20,02 euro (C), 32,76 euro (D), 33,67 euro (E), 85,54 euro (F).

Gli assegni per i titolari del bonus per disagio fisico

Gli incrementi previsti per i titolari del bonus per disagio fisico, ossia quello previsto per tutti i clienti domestici affetti da grave malattia o i clienti domestici con fornitura elettrica dai quali abita un soggetto affetto da grave malattia, costretto ad utilizzare apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita. In questo caso, la compensazione integrativa prevista per il bonus fino a 3kW per residente sarà di 36,4 euro se l’extra-consumo rispetto a un cliente tipo (2700 kilowattora annui) sarà inferiore ai 600 kWh/anno, di 62,79 euro tra 600 e 1200 kWh annui e di 90,09 euro se l’extra-consumo supererà i 1200 kWh/anno. 

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