Acquistare casa nel 2021 sarà più semplice, almeno per i giovani che non hanno ancora compiuto 36 anni!
Con la conversione in legge del Decreto Sostegni bis, infatti, si ufficializzano le misure per i giovani under 36 per l’acquisto della prima casa, in particolare l’abolizione di alcune tasse e imposte e il mutuo garantito all’80% della quota capitale.
Vediamo nel dettaglio tutte le novità.
Cos’è il Bonus prima casa?
La misura contenuta nel Dl Sostegni bis prevede che i giovani con età inferiore ai 36 anni, senza distinzioni sulle diverse tipologie di contratto di lavoro, che procedono all’acquisto della prima casa e hanno un Isee che non va oltre i 40mila euro annui, possano accedere al Fondo di garanzia sui mutui per la prima casa, ottenendo di fatto un prestito dalla banca per un importo pari al 80% del prezzo dell’immobile garantito dallo Stato.
Questa misura modifica di fatti la legge 147 del 2013 che prevedeva già la garanzia sul mutuo ma per i giovani under 35 e al 50%.
Come funziona?
Comprare casa da un privato o da una ditta assoggettata all’Iva può fare la differenza: nel primo caso, infatti, vengono azzerate le imposte di registro, ipotecaria e catastale; mentre rimangono da versare l’imposta di bollo, le tasse ipotecarie e i tributi speciali catastali. In totale si parla di circa 320 euro.
Qualora si decidesse di acquistare casa presso una ditta, invece, oltre alle agevolazioni sulle imposte di registro, ipotecaria, catastale, e al versamento dell’imposta di bollo, delle tasse ipotecarie e dei tributi catastali (320 euro), l’Iva andrebbe versata al rivenditore e si andrebbe a maturare un credito di imposta (non rimborsabile) da spendere:
- per pagare imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute su atti e denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito;
- per pagare l’Irpef dovuta in base alla dichiarazione dei redditi da presentare successivamente alla data dell’acquisto;
- per compensare somme dovute a titolo di ritenute d’acconto, di contributi previdenziali o assistenziali o di premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali.
Oltre allo sconto delle tasse sull’atto di compravendita, la nuova normativa per under 36 prevede delle agevolazioni anche sulle imposte da versare sul mutuo. In particolare non si dovrà versare l’imposta sostitutiva e le imposte di registro, ipotecaria e di bollo.
Chi può beneficiare del Bonus prima casa?
Come abbiamo visto, la platea di beneficiari si amplia, ma per richiedere le agevolazioni occorre soddisfare alcuni requisiti:
- non bisogna possedere altri immobili, ovunque essi siano situati, ricevuti in precedenza con tale bonus. In caso contrario bisognerà cederli;
- se si è titolari, anche per quote, di una abitazione nello stesso Comune di quella da acquistare, questa andrà ceduta entro 1 anno dal rogito. Bisogna quindi spostare la propria residenza entro 18 mesi dal rogito nel Comune ove si trova l’immobile da acquistare;
- l’abitazione non deve essere di lusso, ossia accatastata nelle categorie A/8 e A79.
Nel caso specifico del Bonus prima casa per giovani, è necessario possedere un requisito di reddito. In particolare:
- deve sussistere un Isee inferiore a 40mila euro. L’agevolazione dovrebbe essere applicabile anche all’acquisto compiuto da due persone comprese in due diversi Isee, i quali siano ciascuno di importo inferiore a 40mila euro, ma insieme di importo superiore;
- se uno degli acquirenti ha i requisiti e altro acquirente ne è invece privo, il beneficio si applica alla sola parte di valore imponibile riferibile all’acquirente dotato dei requisiti richiesti;
- il beneficio è riservato solo ai “soggetti che non hanno ancora compiuto trentasei anni di età nell’anno in cui l’atto è rogitato”.
Come richiedere il Bonus prima casa giovani under 36
Si potrà fare domanda per ottenere questo bonus prima casa a partire dal 24 giugno 2021 fino al 30 giugno 2022. La misura entrerà in vigore a partire dal trentesimo giorno dalla pubblicazione del Decreto per dare modo alle banche aderenti di adeguare la contrattualistica e al Fondo di garanzia per la prima casa di preparare la modulistica per le nuove disposizioni.
La domanda di accesso al Fondo va presentata direttamente alla banca o all’intermediario finanziario, utilizzando l’apposita modulistica che, a partire dal prossimo 24 giugno, sarà disponibile sulla pagina dedicata del sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Sempre sullo portale sarà disponibile, inoltre, l’elenco delle banche aderenti.