Contratto di comodato d’uso gratuito, cosa comporta e quando si può fare

Comodato d'uso gratuito, famiglia in casa nuova
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Tra i vari contratti di locazione disponibile nell’ordinamento italiano, il contratto di comodato d’uso gratuito emerge per la sua particolarità e il suo valore sociale. In questo tipo di contratto il proprietario di un immobile, il comodante, mette a disposizione a titolo gratuito il bene ad un beneficiario, il comodatario.

Questo tipo di accordo rappresenta un legame speciale che va al di là delle transazioni finanziarie, abbracciando valori di fiducia, relazioni personali o impegno sociale.

Come funziona il comodato d’uso di un immobile?

Come detto, il comodato d’uso gratuito è un contratto che stabilisce che il proprietario di un bene concede al beneficiario il diritto di utilizzare quel bene per un periodo di tempo stabilito senza alcun compenso finanziario. Questo accordo è caratterizzato da alcuni elementi chiave:

  • Nessuna compensazione finanziaria: Una delle caratteristiche fondamentali del comodato d’uso gratuito è l’assenza di un pagamento diretto da parte del beneficiario al proprietario. Mentre in altri tipi di contratti di locazione o affitto è comune che ci sia un canone mensile o annuale da pagare, nel comodato d’uso gratuito non c’è scambio di denaro.
  • Scopo limitato: Il comodato d’uso gratuito ha solitamente uno scopo specifico e limitato nel tempo. Ad esempio, potrebbe riguardare il prestito di una residenza temporanea durante le vacanze estive o l’utilizzo di uno spazio per un progetto specifico.
  • Fiducia e buona fede: Questo tipo di contratto si basa su un alto grado di fiducia tra le parti coinvolte. Il proprietario confida nel fatto che il beneficiario userà la proprietà in modo responsabile e lo restituirà nelle stesse condizioni in cui l’ha ricevuto.
  • Obbligo di restituzione: Alla fine del periodo specificato nel contratto, il beneficiario è tenuto a restituire la proprietà al proprietario. Questa restituzione dovrebbe avvenire nelle condizioni in cui il bene è stato consegnato, escludendo naturalmente l’usura normale.

Chi può fare un contratto di comodato d’uso?

Il comodante deve essere proprietario legittimo dell’immobile e poterne trasferire la proprietà al comodatario, per il tempo di durata del contratto. Le uniche limitazioni sul comodatario riguardano la maggiore età e che il bene deve essere utilizzato per scopi leciti.

Il comodato d’uso gratuito può essere applicato in una varietà di contesti e può avere benefici significativi per entrambe le parti coinvolte:

  • Vincolo familiare o di amicizia: Spesso, il comodato d’uso gratuito si verifica tra parenti o amici stretti. Ad esempio, un parente potrebbe concedere l’uso gratuito di una seconda abitazione a un altro membro della famiglia per un breve periodo di tempo.
  • Collaborazioni professionali: Professionisti o artisti che hanno bisogno di uno spazio specifico per un progetto limitato potrebbero beneficiare di un comodato d’uso gratuito. Ad esempio, un fotografo potrebbe ottenere l’uso gratuito di uno studio fotografico per una sessione di scatti.
  • Impegno sociale e comunitario: Le organizzazioni no-profit o di volontariato potrebbero ricevere in comodato d’uso gratuito uno spazio da parte di un proprietario che condivide la loro missione. Ciò consente alle organizzazioni di risparmiare sui costi dell’affitto e di concentrare le risorse sul raggiungimento dei loro obiettivi.
  • Aiuto nei momenti di necessità: In situazioni di emergenza o in circostanze difficili, il comodato d’uso gratuito può essere un atto di gentilezza e sostegno. Ad esempio, un proprietario di beni immobili potrebbe offrire temporaneamente l’uso gratuito di una residenza a qualcuno che ha subito danni alla propria casa a causa di calamità naturali.

Chi paga l’IMU nel comodato d uso gratuito?

L’IMU è una imposta di proprietà, quindi viene pagata dal proprietario dell’immobile. Tuttavia, in caso di comodato gratuito tra parenti di primo grado (genitori – figli) è previsto uno sconto del 50% sulla tassazione IMU dell’immobile in oggetto purché:

  • l’immobile non faccia parte delle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (immobili di lusso);
  • il contratto di locazione in comodato d’uso gratuito sia regolarmente registrato;
  • il comodante non deve avere altri immobili in Italia oltre quello in cui vive e quello dato in comodato;
  • il comodante deve avere residenza e dimora nello stesso comune dell’immobile concesso in comodato. 

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