Negli ultimi anni sempre più risparmiatori si sono domandati se acquistare un immobile per poi affittarlo sia effettivamente un investimento proficuo.
L’acquisto di un’abitazione riveste un ruolo importante nella vita di ogni persona e non è solo una scelta di carattere economico. Ad esempio, per una prima casa, il proprietario può godere dell’immobile ad uso e ad abitazione personale. Per quanto riguarda la seconda casa, il titolare può certamente affittarla, sfruttandola come fonte di entrata costante e sicura nel tempo.
L’ideale è investire in appartamenti da affittare partendo dalle esigenze di chi dovrà corrispondere i canoni. Sempre su questo concetto si può scegliere dove comprare in base alle zone maggiormente richieste dai diversi tipi di inquilini.
Conviene comprare casa per affittarla? È il modo giusto per fare un buon investimento immobiliare? Cerchiamo di rispondere esaustivamente a queste domande.
Quando e dove conviene comprare casa per affittarla
Un primo consiglio generale valido per tutti i casi riguarda i requisiti tecnici minimi. Tra questi deve avere bassi costi di gestione ed un valido rapporto vani-metratura, evitando immobili troppo grandi a causa del forte impatto IMU.
Per mettere a reddito una casa in modo da realizzare un buon investimento è opportuno considerare alcune opzioni:
- acquistare un immobile dotato di più stanze così da poterlo affittare a più inquilini con dei vantaggi sia per il locatore, che ha diversi affittuari nell’abitazione e nel caso uno di questi receda dal contratto riesce a mantenere comunque un’entrata, mentre per i conduttori il prezzo d’affitto dell’intera casa sarà inferiore (poiché diviso per ciascun inquilino);
- Se si decide di comprare un immobile da ristrutturare è importante procedere con i lavori di ristrutturazione per rendere la proprietà quanto più appetibile sul mercato, assicurarsi che la casa risulti perfettamente agibile e dotata di impianti a norma nel rispetto dei requisiti di sicurezza imposti dalla normativa vigente.
È sempre meglio evitare di investire in appartamenti da affittare in città dove la richiesta di locazioni è bassa. Il consiglio è di acquistare in centri con poli di interesse validi, dove le persone hanno bisogno di abitare, come ad esempio:
- Grandi aziende
- Attrattività turistica
- Atenei Universitari
Per gli affitti tradizionali le città con più di 50.000 abitanti sono sempre migliori dei piccoli centri. Questo ancora più se hanno università, aziende, ospedali o attrazioni particolari. In linea generale è meglio investire in luoghi che garantiscano una redditività continuativa nel tempo e non temporanea o stagionale.
Affittare agli studenti
Nelle città universitarie la richiesta di affitti da parte di studenti è estremamente elevata, in particolare il ricambio degli inquilini che avviene con la conclusione del periodo degli studi, assicura una costante e crescente domanda di affitto per brevi o lunghi periodi.
L’ideale è acquistare solo in città Universitarie con Atenei importanti e in zone limitrofe agli Atenei o comunque perfettamente collegate dai mezzi di trasporto pubblici con le Università. Gli studenti garantiscono, mediamente, una redditività per buona parte dell’anno ed una buona continuità nel tempo. Anche se c’è questo stereotipo, non è vero che tutti gli studenti sono vandali atti a distruggere la tua casa.
Affittare ai turisti
Nel caso in cui si vuole acquistare un immobile in una città d’arte, i requisiti di posizione sono dettati dal numero di infrastrutture di trasporto e dalla facile raggiungibilità ai luoghi di interesse.
Vantaggi fiscali
Se si vuole comprare casa per metterla in affitto è possibile usufruire dell’agevolazione prima casa. Non si perdono i vantaggi fiscali solo se si mantiene la residenza nel comune dove si è acquistato, anche se in un altro immobile.
Leggi questo altro nostro articolo per approfondire il tema delle agevolazioni fiscali affitto!