Confrontando i dati delle denunce effettuate alle Forze di Polizia presenti nella banca dati interforze dal dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno relative all’anno 2021, uno studio realizzato dal Sole24Ore disegna una mappa della criminalità in Italia in cui si apprezza un generalizzato calo tasso di criminalità in tutta la penisola, salvo rare eccezioni.
I dati sono parametrati agli abitanti e le denunce comprendono ogni tipo di reato, dal furto all’auto in sosta vietata, me è evidente che la pandemia, ancora molto attiva nell’anno in oggetto, sia stato un fattore trainante di questo trend, con la chiusura forzata di negozi, restrizioni e azzeramento del flusso turistico.
Le grandi città in testa
Dal punto di vista della densità di crimini, la classifica vede in testa Milano, seguita da Rimini, Torino, Bologna e Roma, ma è disaggregando i dati per provincia e andando a leggere le statistiche sulla criminalità per tipologia di reato che emergono i particolari più interessanti: la provincia di Milano, ad esempio, è prima per furti denunciati, seconda per rapini sulla pubblica via e terza per associazione a delinquere. Barletta è la prima per furti d’auto, Napoli per furti di motocicli e contrabbando. La provincia di Enna, seguita da Aosta, è la prima per omicidi volontari e Biella e Ragusa a pari merito, per estorsioni e usura.
Province controcorrente
Mentre, come abbiamo anticipato, il dato nazionale è in calo, alcuni territori sono in controtendenza: è il caso di Isernia che nel 2021 ha registrato una crescita di denunce dell’8,8% in più rispetto al 2019, mentre nella provincia di Piacenza sono cresciti dell’11,7% e in quella di Rieti del 5,9%. I dati completi dello studio sono consultabili a questo indirizzo.
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