Detrazione affitto: a chi spetta e come richiederla

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Vivete in appartamenti in affitto? Sapevate che le spese per l’affitto si possono scaricare dalle imposte? Abbiamo realizzato per voi una piccola guida per capire in quali casi e come è possibile farlo. Non fatevi trovare impreparati davanti alla compilazione del prossimo 730.

La legge di Bilancio 2022, infatti, ha introdotto, con il bonus affitto, importanti novità sulle modalità e gli importi per la detrazione dell’affitto nel 730, soprattutto per i contratti di locazione dei giovani. Scopriamole insieme.

Detrazione affitto 2022: chi sono i beneficiari?

La prima condizione per poter beneficiare del bonus affitto e scaricare dalle imposte un canone di locazione è vivere nella casa per cui si paga l’affitto, non per forza risiederci, ma l’abitazione deve essere utilizzata come abitazione principale. Non tutti però possono farlo, bisogna rientrare in uno dei cinque casi previsti dalla legge.

  • Inquilini a basso reddito (<30.987,41€)
    Coloro che hanno un reddito inferiore a 30.987,41€ e hanno stipulato o rinnovato un contratto di affitto. Le detrazioni cambiano a seconda della fascia di reddito specifico: se guadagnate meno di 15.493,71€ potrete detrarre 300€; se guadagnate più di 15.493,71€ ma meno di 30.987,41€ potrete detrarre 150€.
  • Affitto di immobili con canone convenzionato o concordato
    Parliamo della detrazione affitto cedolare secca nel caso in cui avete stipulato un contratto di affitto a canone convenzionato o concordato, quelle tipologie di contratto regolati da appositi accordi comunali e concordati tra i sindacati, avrete diritto alle detrazioni sempre sulla base della vostra fascia di reddito. Se guadagnate meno di 15.493,71€ potrete detrarre 495,80€; se guadagnate più di 15.493,71€ ma meno di 30.987,41€ potrete detrarre 247,90€.
  • Giovani che vivono in affitto (tra i 20 ei 30 anni)
    I giovani tra i 20 e i 30 anni con un reddito inferiore a 15.493,71€ hanno diritto ad una detrazione fissa di 991,60€ per i primi 3 anni di affitto. Con la Legge di Bilancio 2022, però, sono state introdotte ulteriori novità, infatti chi si ritrova in questa condizione potrà richiedere una detrazione Irpef fino al 20% del canone di locazione. Nello specifico l’importo base di 991,60€ può arrivare fino a 2.000 euro se, applicando la percentuale del 20% al canone di locazione, risulta un importo maggiore (questo scenario si configura per i redditi non superiori a 15.493,71 euro e se si ha la residenza nell’immobile).
    Per le altre fasce di reddito valgono le detrazioni descritte per gli “inquilini a basso reddito”.
  • Lavoratori che trasferiscono la propria residenza nel comune di lavoro (o in un comune limitrofo e possibilità di detrazione per i tre anni successivi al cambio di residenza)
    Chi si trasferisce in un’altra città per motivi professionali e sposta la residenza nel comune di lavoro (o in un comune limitrofo) ha diritto alla detrazione affitto casa per i primi tre anni. Si può accedere all’agevolazione soltanto se il comune si trova a massimo 100 chilometri di distanza dal precedente e al di fuori della regione di origine. Anche in questo caso, l’importo da portare in detrazione varia in base alla fascia di reddito. Se guadagnate meno di 15.493,71€ potrete detrarre 991,60€; se guadagnate più di 15.493,71€ ma meno di 30.987,41€ potrete detrarre 495,80€.
  • Studenti fuori sede in affitto
    Se voi o i vostri figli frequentate università in città diverse da quelle di residenza potrete accedere a una detrazione del 19%, calcolabile su un importo non superiore a 2.633 euro, a seconda che si rispettino queste due condizioni:
  • gli immobili in affitto siano situati nello stesso comune in cui ha sede l’università, o in comuni limitrofi
  • siano distanti almeno 100 chilometri dal comune di residenza, in Italia o in uno stato dell’Unione Europea.
  • Sono ammessi anche i contratti stipulati con enti per il diritto allo studio, università o collegi universitari legalmente riconosciuti, e ovviamente non sono ammessi affitti in subaffitto.

Dopo aver ripercorso insieme le varie tipologie di detrazione affitto 730, vi ricordiamo che le spese sono soggette all’obbligo di tracciabilità e che quindi potrete accedere alle agevolazioni solo se pagate le spese con metodi tracciabili (carte di credito/debito/prepagate, bonifici, assegni bancari/circolari).

Come detrarre l’affitto dal 730

Se rientrate in uno dei 5 casi, potrete indicare l’importo della detrazione nel modello 730 (o nella Certificazione Unica), quando presentate la dichiarazione dei redditi. Per calcolare l’ammontare del risparmio fiscale che vi spetta, dovrete far riferimento alla parte del modello 730 in cui risultano i dati sulle spese sostenute dal contribuente: nei campi contrassegnati andrete a inserire le informazioni che vi permetteranno di trasformare i costi in sgravi.
Assicuratevi, sempre, di avere a disposizione la documentazione che possa confermare la veridicità delle informazioni che andrete a inserire (contratto di affitto registrato all’Agenzia delle Entrate). Per richiedere la detrazione del canone di affitto, dovete compilare il quadro E “Oneri e spese”. Ecco i passaggi:

  1. Inserite i riferimenti dell’immobile di cui siete inquilini nella Sezione III B del quadro E, riservata ai “Dati catastali identificativi degli immobili e altri dati per fruire della detrazione”.
    A) Se la registrazione del contratto è avvenuta presso lo sportello di uno degli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate, dovrai compilare le colonne, dalla 3 alla 6, specificando: la data di registrazione del contratto nella colonna 3; il numero “3” nella colonna 4 (destinata al codice di registrazione del contratto presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate); il numero e l’eventuale numero secondario di registrazione del contratto nella colonna 5; il codice identificativo dell’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate presso il quale è stato registrato il contratto nella colonna 6.
    B) Se la registrazione del contratto è stata invece effettuata con il modello RLI oppure tramite Siria, Iris, Locazioni web o Contratti online: devi solo inserire il codice identificativo del contratto nella colonna 7.
  2. Specificate i dati richiesti nella Sezione V dedicata alla “Detrazione per gli inquilini con contratto di locazione” per il tipo di beneficio che puoi ottenere.
    A) Se avete trasferito la vostra residenza nel comune o in uno limitrofo per lavoro: compilate il rigo E72, indicando il numero di giorni nei quali hai adibito l’immobile affittato ad abitazione principale nella colonna 1 (Giorni) e la percentuale di detrazione che ti spetta nella colonna 2 (Percentuale).
    B) Se sei un inquilino a basso reddito, con canone convenzionato o un giovane inquilino, il rigo da riempire questa volta è E71: nella colonna 1 (Tipologia), devi inserire il giusto codice numerico tra i seguenti: “1” se il tuo è un contratto basato sulla Legge 431/98 (inquilini a basso reddito); “2” se hai un canone convenzionato; “3” se sei un inquilino di età compresa fra 20 e 30 anni.
    Nella colonna 2 (Giorni), va immesso il numero di giorni nei quali l’immobile affittato è stato adibito ad abitazione principale (per esempio, “365” per indicare l’anno intero).

Nella colonna 3 (Percentuale), specificate la percentuale di detrazione che vi spetta (se sei l’unico intestatario del contratto, dovrai scrivere “100”).

  1. Per le detrazioni per studenti fuorisede, la procedura di inserimento si differenzia da quelle applicate nei casi precedenti. La parte del quadro E in cui si andrà a operare è la Sezione I, perché lo sgravio per gli studenti universitari rientra fra le “Spese per le quali spetta la detrazione d’imposta del 19%”. Al rigo E8 (“Altre spese”) dovrete specificare: il codice numerico “18” nella casella denominata “Codice spesa”; l’importo che volete “scaricare” (cioè l’imponibile su cui verrà calcolata la detrazione del 19%) nella casella che riporta le cifre decimali di arrotondamento precedute dalla virgola. La cifra che inserirete non può superare i 2.633 euro e che, in presenza di decimali, dovete approssimare (per esempio, se la spesa in euro da indicare sul rigo E8 è pari a 1678,60, scriverai 1679).

Siete pronti a procedere con la compilazione del 730 e a richiedere una delle detrazioni più attese?

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