Quando parliamo di ristrutturazione per valorizzare un immobile, un aspetto che incide positivamente, facendo aumentare il prezzo di mercato (anche fino al 30%), è legato a tutti i lavori di efficientamento energetico dell’abitazione.
A questo proposito, la nuova Legge Bilancio entrata in vigore il 1° gennaio 2021 ha posticipato al 31 dicembre 2021 le scadenze per tutta una serie di agevolazioni fiscali nell’ambito della ristrutturazione e riqualificazione energetica.
Nello specifico la proroga ha interessato l’Ecobonus, ovvero la detrazione fiscale valida per i lavori di riqualificazione energetica di edifici già esistenti, che consente quindi ai contribuenti di beneficiare di agevolazioni fiscali per i lavori che migliorano le prestazioni energetiche degli immobili.
Facciamo il punto della situazione sulle detrazioni al 110%, 65% e 50%.
Come funziona l’Ecobonus 2021?
Il bonus viene erogato nella forma di riduzione delle imposte IRPEF o IRES generalmente spalmata in 10 rate annuali. Il Decreto Rilancio ha però introdotto una novità, ovvero la possibilità di fruire dell’agevolazione scegliendo tra due modalità:
- lo sconto in fattura, che consente al contribuente di beneficiare immediatamente del bonus ed è responsabilità del venditore applicare lo sconto.
- La cessione del credito, che prevede che il contribuente ceda il credito d’imposta maturato in cambio del pagamento. Il credito può essere ceduto alla banca, a un’impresa di assicurazione o all’azienda che ha effettuato i lavori.
Quali interventi rientrano nell’Ecobonus 2021?
Le tipologie di lavori ammesse sono numerose, vediamo quali rientrano rispettivamente nel Superbonus del 110%, nella detrazione fiscale al 65% e e al 50% , con i relativi limiti di spesa.
Detrazione fiscale fino al 110%
Il cosiddetto Superbonus consente una detrazione fiscale del 110% introdotta dal decreto Rilancio e ingloba una serie di lavori trainanti e altre operazioni:
- interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione di impianti di climatizzazione con impianti centralizzati ed efficienza pari almeno alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione del 18 febbraio 2013, a pompa di calore. Sono inclusi in questa operazione, gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici o altri sistemi di accumulo.
Limite di spesa: 20.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti fino a 8 unità e 15.000 euro per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.
- Interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio.
Limite di spesa edifici unifamiliari: 50.000 euro per le unità immobiliari interne a edifici plurifamiliari, funzionalmente indipendenti e che dispongano di uno o più accessi autonomi.
Limite di spesa edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari: 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità.
Limite di spesa edifici composti da più di 8 unità immobiliari: 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità.
- Interventi sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari interne a edifici plurifamiliari, funzionalmente indipendenti e che dispongano di almeno un accesso autonomo dall’esterno, per i lavori agli impianti di climatizzazione con efficienza almeno pari alla classe A, a pompa di calore. Sono compresi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo.
Limite di spesa: 30.000 euro
Ora rientrano nell’Ecobonus del 110% anche i lavori di coibentazione del tetto, le opere finalizzate all’eliminazione delle barriere architettoniche (art.16-bis, comma I, lettera e) del 22 dicembre 1986, n. 917 e i lavori effettuati per agevolare la quotidianità di persone con più di 65 anni.
Ecobonus al 65%
Rientrano tra i lavori che possono beneficiare della detrazione al 65%:
- riqualificazione energetica globale (detrazione massima 100.000 euro);
- interventi di coibentazione di strutture opache come coperture e pavimenti (detrazione massima 60.000 euro);
- Installazione di collettori solari termici (detrazione massima 100.000 euro);
- installazione sistemi di termoregolazione evoluti per interventi di climatizzazione e produzione di acqua calda sanitaria (detrazione massima 30.000 euro);
- montaggio di caldaie a condensazione (detrazione massima 30.000 euro);
- sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione con impianti ad aria calda a condensazione (detrazione massima 30.000 euro);
- sostituzione di impianti di climatizzazione con pompe di calore ad alta efficienza (detrazione massima 30.000 euro);
- installazione di microgeneratori (detrazione massima 100.000 euro);
- sostituzione di uno scaldacqua tradizionale con uno a pompa di calore (detrazione massima 30.000 euro);
- sistemi di building automation (detrazione massima 15.000 euro).
Agevolazioni fiscali al 50%
Vediamo l’elenco delle spese per gli immobili dall’Ecobonus al 50% e i relativi limiti ammessi:
- sostituzione di finestre con infissi annessi (detrazione massima 60.000 euro);
- schermature solari (detrazione massima 60.000 euro);
- caldaie a biomassa e a condensazione, le seconde sono ammesse solo con un’efficienza media stagionale pari da rientrare nella classe A di prodotto prevista dal regolamento (UE) n.18/2013 ese dotate di un termoregolazione evoluto appartenente alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02 (detrazione massima 30.000 euro).
Chi può ottenere l’Ecobonus?
Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti proprietari di immobili e i titolari di diritti reali o personali di godimento che sostengono le spese sugli immobili nei quali vengono svolti gli interventi di riqualificazione energetica:
- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- locatari o comodatari;
- soci di cooperative divise e indivise;
- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
- soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
Ha diritto alla detrazione anche il familiare che convive con il proprietario o detentore dell’immobile a patto che sostenga le spese con bonifici e fatture a lui intestate.
In questo caso la detrazione spetta anche se le abilitazioni comunali sono intestate al proprietario dell’immobile e non al familiare che usufruisce della detrazione.
Se è stato stipulato un contratto preliminare di vendita l’acquirente dell’immobile ha diritto all’agevolazione se:
- è nel possesso dell’immobile;
- svolge gli interventi a proprio carico;
- il compromesso è stato registrato.
Può richiedere la detrazione anche chi esegue in proprio i lavori sull’immobile, limitatamente alle spese di acquisto dei materiali utilizzati.
Ecobonus 2021: come pagare le spese?
Le spese detraibili con l’Ecobonus dovranno essere pagate:
- per i contribuenti non titolari di reddito d’impresa, esclusivamente tramite bonifico bancario o postale, nel quale dovranno essere indicati la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita Iva o il c.f. del soggetto a favore di cui si effettua il pagamento;
- i contribuenti titolari di reddito d’impresa non sono soggetti all’obbligo di pagare tramite bonifico ma l’importante è conservare idonea documentazione per la prova delle spese.
Comunicazione ENEA e scadenze
La comunicazione all’ENEA delle spese effettuate è fondamentale per la fruizione dell’Ecobonus ed è obbligatoria per tutte e tre le tipologia fin qui descritte.
Deve essere inviata, per via telematica, entro la scadenza di 90 giorni dalla data di fine dei lavori e contenere i seguenti dati:
- dati anagrafici del beneficiario;
- informazioni relative all’immobile oggetto di intervento;
- tipologia di intervento.
Vi consigliamo, a questo proposito, di consultare le istruzioni contenute nel vademecum per l’Ecobonus pubblicato da ENEA, contenente una scheda per ciascuna delle tipologie di lavoro ammesso in detrazione fiscale.
Se questa breve guida dedicata all’Ecobonus 2021 vi è stata utile, continuate a seguire il nostro blog per rimanere sempre aggiornati in tema di bonus casa e agevolazioni fiscali!