Secondo i dati preliminari elaborati dall’Istat, nel quarto trimestre del 2022 i prezzi delle case rimangono stabili rispetto al trimestre precedente, ma crescono in media del 2,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’aumento tendenziale dell’Indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) è dovuto all’aumentare dei prezzi delle abitazioni nuove, +4,6% rispetto al trimestre precedente, che dal minore aumento, sempre rispetto allo stesso periodo, delle case esistenti (+2,4 rispetto al +2,9%)
L’aumento del prezzo delle case si verifica contestualmente ad un rallentamento del mercato immobiliare che segna un -2,1% nell’ultimo trimestre del 2022, dopo la crescita dell’1,6% de trimestre precedente e, in genere, del periodo post pandemico.
Il mercato immobiliare nel 2023
Fin qui siamo ai dati accertati, ma cosa si prevede per il mercato immobiliare nell’anno in corso? Secondo l’Osservatorio sul Mercato Immobiliare – Marzo 2023 di Nomisma sarà estremamente difficile mantenere i livelli raggiunti, vuoi per l’incremento dei tassi d’interesse sui mutui dovuti agli aumenti del costo del denaro decisi dalla Banca Centrale Europea per contrastare l’inflazione (con tassi passati in media dall’1,93% di maggio 2022 al 3,79% di febbraio 2023, sempre secondo Nomisma), ma anche sulla maggiore difficoltà da parte degli istituti di credito concedere mutui essendo mutata la percezione della solvibilità degli stessi.
Prezzi delle case stabili
Non ci si aspetta però che questo rallentamento del mercato, secondo Nomisma, incida significativamente sui prezzi degli immobili in quanto il mercato delle case in Italia ha tra le sue caratteristiche la rigidità dei prezzi anche in fase di rallentamento come quella che stiamo vivendo, a prescindere dalla diminuzione della domanda che si verrebbe a creare.
