Nomisma ha tracciato uno scenario non proprio favorevole per il mercato immobiliare residenziale da oggi a fine 2024: prezzi delle case in aumento, riduzione del credito da parte delle banche e leggera contrazione delle compravendite. Guerra, l’inflazione e rischio recessione hanno finora avuto un impatto minore del previsto, secondo Nomisma a causa dell’alta domanda.
Contrazione del credito
Rispetto ai mesi scorsi i tassi sull’erogazione dei mutui sono sensibilmente cresciuti: se oltre agli aumenti sul costo della rata si verificasse una riduzione dell’erogazione del credito, tramite l’applicazione di criteri di concessione più stringenti, gli effetti potrebbero essere ulteriormente negativi.
Alta domanda e prezzi in crescita
L’alta domanda degli immobili poi, unita all’inflazione galoppante, potrebbe trainare al rialzo i prezzi degli immobili: rispetto a luglio 2021, Milano ha registrato una salita delle quotazioni del 6,3 per cento, Roma del 4,2 per cento. Per il triennio si stima una crescita di circa il 12 per cento per il capoluogo meneghino e del 9 per cento nella capitale.
Salgono anche gli immobili d’impresa
Nomisma ha effettuato delle previsioni anche per gli immobili di impresa e anche in questo caso i prezzi sono visti in salita, anche se con performance più ridotte rispetto al residenziale.
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