Forse non tutti sanno che le detrazioni fiscali in seguito ai lavori di ristrutturazione edilizia sono legate all’immobile, non al soggetto che ne fa richiesta: a specificarlo è la Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 7/E/2018 sulla dichiarazione dei redditi. Ciò significa che, in caso di compravendita dell’immobile oggetto della ristrutturazione, la detrazione fiscale sarà trasferita all’acquirente.
Ma ci sono diverse eventualità che possono presentarsi, vediamole nel dettaglio.
Compravendita
Se nell’arco dei 10 anni l’immobile oggetto della ristrutturazione viene venduto, normalmente la detrazione fiscale viene trasferita all’acquirente nella quota non ancora utilizzata da chi ha sostenuto le spese.
Le due parti potrebbero però accordarsi diversamente, ovvero che sia il precedente proprietario a usufruire per intero delle detrazioni: questa eventualità dovrà essere espressamente indicata anche nell’atto di compravendita, non solo nel preliminare, oppure in una scrittura privata autenticata.
Fate attenzione: qualora la vendita riguardi solo una quota dell’immobile, la detrazione non potrà essere trasferita all’acquirente.
Donazioni e usufrutto
In caso di donazioni valgono le stesse regole della compravendita, ovvero, la titolarità del diritto di proprietà passa al nuovo proprietario e con questa anche il diritto alla detrazione fiscale delle spese precedentemente sostenute.
Il contratto di usufrutto, invece, non prevede che le quote di detrazione fiscale non utilizzate passino al beneficiario.
Inquilini o comodatari
Quando un immobile è dato in locazione, di norma i lavori di ristrutturazione vengono fatti eseguire e pagati dal proprietario.
Può però accadere che l’inquilino o il comodatario vogliano eseguire dei lavori di manutenzione straordinaria ai quali il proprietario non è interessato. In questo sarà l’affittuario a sostenere tutte le spese e a beneficiare delle detrazioni, anche dopo lo scioglimento del contratto.
Successione
Le detrazioni fiscali spettano solo all’erede che detiene il possesso e la disponibilità dell’immobile. Se gli eredi sono più di uno, la detrazione verrà divisa in parti uguali solo nel caso in cui nessuno usufruisca effettivamente dell’abitazione. Qualora l’immobile ereditato venga dato in locazione, le quote non ancora utilizzate saranno “congelate” fino al termine del contratto, mentre verranno perse nel caso di vendita a terzi.
Infine, se a beneficiare delle detrazioni è l’affittuario, le quote mancanti passeranno al suo eventuale erede se subentra nel contratto di locazione.
Quando si tratta di effettuare un’operazione immobiliare, ci sono molti aspetti da gestire con attenzione, non ultimo proprio la questione legata alle detrazioni fiscali. Per non trascurare niente, la scelta migliore è quella di affidarsi alle competenze di un professionista del settore. I nostri agenti immobiliari saranno in grado di offrirvi una consulenza utile in ogni fase della compravendita e vi daranno la serenità di realizzare il vostro progetto in modo facile, veloce e sicuro.